Ricercatrice e co-curatrice del libro “L’acqua che mangiamo” (Edizioni Ambiente), Marta Antonelli vanta numerosi anni di esperienza nel campo della gestione delle risorse naturali, incentrando i suoi studi sui cambiamenti climatici, gli investimenti in agricoltura e le responsabilità sociali e
aziendali, con l’obiettivo di costruisce una nuova consapevolezza per contribuire alla sostenibilità del pianeta.
I problemi idrici coinvolgono tutti, non solo nelle cause, ma soprattutto nella ricerca delle soluzioni.
Anche se il pianeta in cui viviamo è coperto di acqua, solo una piccola quantità è direttamente utilizzabile dall’uomo. Una scarsità idrica che ancora oggi nega il diritto all’acqua a moltissime persone, tanto che il World Economic Forum ha confermato come i rischi legati all’acqua siano al
terzo posto in termini di impatto a livello globale dopo le armi di distruzione di massa e gli eventi meteorologici estremi.
Nel suo talk a TEDxVicenza 2017, Marta ha raccontato il legame indissolubile tra acqua e cibo, avvicinando il pubblico alle grandi sfide che riguardano le risorse idriche globali, un tema importante che coinvolge tutti noi.
Vivo per l’attività di ricerca, disseminazione e mentorship sui temi della gestione dell’acqua, l’acqua virtuale, il land grabbing e la sostenibilità del sistema alimentare. Sono co-curatrice del libro “L’acqua che mangiamo” (Ed. Ambiente) che svela il legame indissolubile tra acqua e cibo. Con un master in economia dello sviluppo – School of Oriental and African Studies – e un dottorato in geografia – King’s College London – con Tony Allan, guru dell’acqua, in questi anni ho collaborato con Swiss Federal Institute of Aquatic Science and Technology, Università IUAV di Venezia, Università di Roma Tre, City University London, CMCC e Fondazione BCFN. Romana, vivo a Zurigo con mio marito Luca, sognando una fattoria che sarà hub di co-produzione, scambio e scoperta della sostenibilità del cibo.
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